Dovevamo lanciare il nuovo sito Polar*Factory ma, non avendo abbastanza materiale per montare uno showreel, abbiamo deciso intanto di girare uno spot che parlasse del nostro team e della nostra filosofia lavorativa dal titolo “Il Teorema dell’unicità”

 

 

L’idea era di creare una metafora con i cristalli di ghiaccio che, come le gocce d’acqua, non sono mai veramente uguali.

Anzi, ogni goccia d’acqua o cristallo di ghiaccio che sia, è unica ed originale poiché ci sono infinite variabili (pressione atmosferica, temperatura, forza del vento ecc.) che contribuiscono alla formazione e all’unicità di queste.

Così anche i lavori di Polar*Factory idealmente devono mantenere un’originalità che li rende diversi da quello che si vede in giro.

In un mondo dove tutti si copiano ed i video sono realizzati usando le medesime tecniche, la filosofia di Polar*Factory è di rendere ogni lavoro unico ed originale.

Sfogliando i vari book fotografici di attori, ci siamo soffermati su Filippo Gattuso.

Se Polar*Factory avesse un volto umano, sarebbe quello di quest’attore.

Il polo artistico “Play House di Roma”, con cui abbiamo collaborato in passato, ha dato disposizione del suo teatro interno. Abbiamo allestito il set oscurando lo sfondo e illuminando il soggetto con dei Kino a luce fredda.

Un faro al Led con dimmer, manovrato dal regista stesso, è stato usato per illuminare il palmo e volto dell’attore per la scena in cui genera il pianeta terra, inserito in seguito in computer grafica.

Abbiamo poi usato le immagini che avevamo a disposizione di riprese fatte durante alcuni dei nostri lavori iniziali per coprire le varie parti del filmato che accompagnano il parlato dell’attore.

Finite le riprese, abbiamo fatto ri-doppiare Filippo da un doppiatore americano che ha inciso la traccia direttamente dal suo studio a Los Angeles sotto nostre direzioni via skype.

In seguito, abbiamo sincronizzato il labiale di Filippo con la voce registrata in americano. Se Polar*Factory avesse una voce, sarebbe quella di questo doppiatore, Kabir Singh.